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Notizia

Al Forum PA SUD 2019, il rilancio degli investimenti pubblici

20/11/2019

Obiettivi, azioni operative e strategiche per far ripartire gli investimenti pubblici da destinare alle regioni del mezzogiorno sono stati messi al centro del dibattito DiPE OpenCUP nella cornice del Forum PA SUD.

Si è appena concluso il convegno sul ruolo dei sistemi di monitoraggio degli investimenti pubblici che ha radunato nell’aula universitaria della Federico II di San Giovanni a Teduccio a Napoli, i protagonisti del DiPE impegnati nel governo degli investimenti pubblici, il Capo Dipartimento avv. Mario Antonio Scino e il cons. Giovanni Marini, affiancati dall’esponente di una delle principali stazioni appaltanti RFI, di direttore Gianfranco Pignatone e in rappresentanza del mondo accademico il professor Paolo Ricci, che presiede la cattedra di Public Accountability.

Ad aprire i lavori e ad entrare nel vivo delle proposte per accelerare l’impegno delle risorse pubbliche al SUD non solo in termini di aiuti e misure a sostegno del reddito, l’intervento del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega alla programmazione economica e investimenti, Senatore Mario Turco che è intervenuto sottolineando come:

“Nel Mezzogiorno, gli investimenti pubblici, pur seguendo il trend nazionale decrescente registratosi soprattutto nel periodo 2011-2014, hanno continuato a costituire uno dei principali strumenti di politica economica anticiclica, per fornire sostegno al reddito e all’occupazione delle regioni economicamente più fragili.

Dal 2015 ad oggi sembra essersi aperta una nuova fase in cui, accanto a rinnovati spazi di bilancio da riservarsi alla spesa in conto capitale, vi è un tentativo di riprogrammazione e rilancio degli investimenti pubblici. Nonostante le storiche carenze infrastrutturali del Mezzogiorno la quota della spesa nazionale secondo i dati dei Conti pubblici territoriali, si attesta al 30%. Per questo il nostro impegno rilanciato nella manovra all’esame del parlamento è quello di rendere effettiva la cd clausola del 34% riferita al fatto che questa percentuale degli investimenti pubblici sia effettivamente destinata al SUD rispecchiando la distribuzione proporzionale per cittadini.”

Sul fonte degli appalti e delle procedure, il Sottosegretario ha proposto: “Una modifica al codice degli appalti per favorire le imprese virtuose e scongiurare affidamenti a imprese in crisi di liquidità o in stato di insolvenza, ovvero introdurre tra i criteri di partecipazione ad una gara pubblica, avente ad oggetto la realizzazione di un’opera infrastrutturale, una certificazione attestante la sostenibilità economica dell’impresa, sottoscritta eventualmente da una Banca, dall’organo di controllo interno, oppure da un attestatore iscritto all’albo dei Dottori Commercialisti”.